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Rubrica scientificaNon c’è cosa più superflua di un pelo fuori posto

Peli e guai non mancano mai

Prof. Dr. Fulvio Tomaselli

Non c’è cosa più superflua di un pelo fuori posto

Riflettendo nei giorni di fine estate, è sorta una considerazione che si fatta strada tra i miei pensieri, e vorrei raccontarvela. E’ un excursus curioso che deriva dall’osservazione involontaria della gente in spiaggia. Seguitemi.

I mammiferi terrestri sono quasi tutti protetti da una pelliccia abbastanza folta da essere una sorta di impermeabile o termoregolatore che spesso si modifica in base alla stagionalità, più folta in inverno che in estate. Anche la specie umana è stata fornita di un’analoga protezione, meno importante, al punto che con l’andare dei millenni si è sempre più rarefatta, rimanendo costante in poche aree cutanee e con nette differenze fra soggetti di diverso genere.

Attenzione, “l’eccesso” di peli sul corpo viene classificato come patologico: l’ipertricosi è legata a squilibri ormonali che favoriscono la presenza della pelosità, ma forse rappresentano le vestigia di un antico retaggio presente su pochi individui e spesso ristretti in gruppi etnici. Nota è la differenza fra popolazioni a cute chiara e popolazioni a cute scura. 

E’ particolare come l’occidente civilizzato, e non solo, lotti strenuamente contro la perdita dei capelli e altrettanto contro i peli considerati “superflui”. Ci siamo convinti del fatto che una cute glabra o depilata in un corpo levigato e in forma appare più “bella” di una cute pelosa. Dall’arcaica estirpazione del pelo singolo, a mezzo di pinzette o cere a strappo, con soluzioni parziali e temporanee, alla dolorosissima e tecnicamente difficile ago-cauterizzazione dello stesso, si è passati negli ultimi decenni all’utilizzo di mezzi più selettivi, meno dolorosi, più rapidi e di più facile applicazione, per raggiungere lo stesso obiettivo: bruciare la matrice del pelo e distruggerne il bulbo pilifero indipendentemente dal colore.

L’era dei laser e delle luci pulsate ha prodotto inizialmente una pletora di Sistemi di dubbia capacità operativa in termini di semplicità d’uso, sicurezza e durata del risultato. Negli ultimi 20 anni, il progresso scientifico ha permesso di realizzare una serie di Sistemi dedicati a questa problematica migliorandone le performances mediante una continua revisione della selettività termocinetica, ossia un insieme di parametri che garantiscono il massimo risultato: dalla dimensione della superficie dei manipoli, alla riduzione della dolorabilità grazie a tempi sempre più brevi e modalità operative sempre più precise. Ad esempio, un laser ad Alessandrite a doppia lunghezza d’onda, come Elite +, è considerato ottimale per questo tipo di trattamento, data la sua grande versatilità. Avere la possibilità di scegliere la durata di impulso (da 0.5 a 100 msec), permette di modulare al bisogno l’intervento, che si affina ulteriormente con la giusta dimensione della superficie attiva del manipolo, e di raggiungere le profondità utili per ottenere risultati duraturi.

Ad oggi finalmente abbiamo a disposizione una serie di laser workstation di ultima generazione, super efficienti, che permettono di spaziare dalla epilazione al resurfacing antiaging, semplicemente cambiando il manipolo e il setting d’utilizzo. Quindi, qualsiasi sia la tipologia dei tuoi peli “superflui”, se vuoi liberartene in modo definitivo, la mia raccomandazione è quella di rivolgersi sempre a Professionisti del settore che possano garantirti un percorso breve e sicuro per raggiungere l’obiettivo.

Non fantascienza ma realtà condivisibile.

Vivian Wheeler

Domande per l' Esperto

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